In Italia, attualmente, il microinfusore viene prescritto principalmente ai pazienti affetti da diabete di tipo 1*.
Mentre fino a qualche anno fa veniva prescritto in base all’età anagrafica dei pazienti - che andava in genere dall'età pediatrica ai 40 anni - oggi l’età non è più un fattore discriminante.
Il microinfusore viene utilizzato, infatti, anche da persone sopra i 50 anni - con ottimi risultati.
Ci sono, però, delle caratteristiche, sia fisiche che comportamentali, che possono determinare la possibilità o meno di utilizzare un microinfusore.
Vediamole insieme.
*G It Diabetol Metab 2015;35:121-129
Caratteristiche Metaboliche
Ogni paziente diabetico gestisce la malattia in modo diverso, a seconda di come l’organismo reagisce alle terapie.
Ci sono, quindi, delle caratteristiche metaboliche che rendono consigliabile l'utilizzo di un microinfusore. Ma quali sono nello specifico?
Se il paziente:
non riesce a tenere sotto controllo i livelli glicemici, nonostante segua una terapia tradizionale con iniezioni giornaliere multiple di insulina;
sperimenta frequenti episodi ipoglicemici, soprattutto durante le ore notturne;
ha glicemievariabili (si verificano frequenti sbalzi glicemici di difficile gestione);
necessita di poche unità di insulina al giorno. Il microinfusore, infatti, permette il dosaggio di centesimi di unità (0,05) di insulina, mentre il minimo dosaggio delle penne per insulina è mezza unità (0,50).
Il microinfusore viene prescritto preferibilmente a persone con un lavoro o uno stile di vita attivo
Stile di vita
La possibilità di utilizzare il microinfusore può dipendere, oltre che dalle caratteristiche metaboliche, anche dallo stile di vita del paziente:
Generalmente, viene prescritto preferibilmente a persone con un lavoro o uno stile di vita attivo, soggetto a frequenti cambiamenti. Queste persone spesso non riescono a rispettare gli orari dei pasti o a seguire un regime alimentare corretto: il microinfusore, in questo senso, può essere un valido supporto (leggi di più su come utilizzare il microinfusore durante i pasti).
Il microinfusore può essere molto utile a soggetti che conducono nel fine settimana uno stile di vita completamente diverso rispetto agli altri giorni.
Molti pazienti, invece, potrebbero trovarsi a disagio nella vita di tutti i giorni con la terapia multiniettiva; al contrario il microinfusore, essendo discreto e pressoché invisibile sotto i vestiti, garantisce libertà di movimento e una gestione più accurata della patologia.
Soggetti predisposti all’utilizzo di un microinfusore
Ci sono alcuni soggetti a cui si raccomanda più facilmente l’utilizzo di un microinfusore. Tra questi, troviamo:
Donne in stato di gravidanza (o che la programmano)
Bambini e adolescenti
Soggetti allergici all’insulina
Soggetti affetti da lipodistrofia
Soggetti che rifiutano di praticare le iniezioni multiple
Conta anche l'attitudine?
In conclusione, il microinfusore garantisce una gestione del diabete semplice e accurata, ma solo se correttamente utilizzato. Per questo motivo, è necessario che il soggetto utilizzatore sia maturo e abbia accettato la sua malattia, sia in grado di autogestirsi e di controllare periodicamente i suoi valori - regolando di conseguenza le impostazioni del microinfusore.